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Verso un sensibile rincaro delle e-sigarette monouso

10.03.23 / anno 2023 e-sig

Esentasse dal 2012, quando vennero considerate un prodotto alternativo per abbandonare il fumo tradizionale, le sigarette elettroniche saranno di nuovo oggetto di imposizione fiscale. Presto svapare non sarà più esentasse: Il Consiglio degli Stati ha dato via libera all’imposizione fiscale e, senza colpo ferire (1 solo voto contrario), ha approvato la proposta del Governo di applicare una tassa sui liquidi consumati «svapando». Il rincaro riguarda soprattutto i prodotti monouso, popolari soprattutto fra i giovani: su ogni millilitro graverà una tassa di 1 franco. Questo significa che un «vape» di 5 millilitri oggi venduto a 13 franchi (per 1.500 «puff»), in futuro potrebbe costarne 18, vale a dire il 40% circa in più. E questo, indipendentemente dal fatto che i liquidi consumati contengano o meno nicotina.
L’obiettivo, ha spiegato il relatore Alex Kuprecht (UDC/SZ), è scoraggiare i giovani, i principali utilizzatori di questi dispositivi, dall’iniziare a fumare. Il Consiglio federale, in effetti, auspica un effetto positivo per quanto riguarda la protezione dei giovani dalle
dipendenze. Hans Stöckli (PS/BE) ha sostenuto che sempre più giovani fumano sigarette elettroniche. Lo schieramento rossoverde ha tentato invano anche di sfruttare l’occasione per aumentare l’imposizione sui prodotti del tabacco da scaldare e su quello da fiuto, non meno dannosi. «Oggi la lobby del tabacco festeggia con un grande Havana», ha sentenziato Carlo Sommaruga (PS/GE), rilevando come venga tassato un prodotto, ma non la sostanza pericolosa che è la nicotina.