35ima su 36... questo l'impietoso esito nella Tobacco Control Scale in Europe (Scala di controllo del tabacco in Europa) che l'Associazione delle Leghe europee contro il cancro realizza ogni 3 anni. A confronto le misure adottate dai diversi stati per ridurre il consumo. Le cause del pessimo risultato elvetico?
- scarsa protezione dei minorenni e di regole vigenti in materia di pubblicità,
- tasse non disincentivanti
- mancanza di una regolamentazione giuridica nazionale per le sigarette elettroniche.
Ed è da 10 anni che la Svizzera perde posti in classifica. Il risultato è che nel nostro Paese, "patria della multinazionale del tabacco", la percentuale di fumatori non sta scendendo dal 2007: il 27% della popolazione fuma e la quota sale addirittura al 32% tra gli adolescenti e i giovani adulti. E, come sappiamo, gli effetti a lungo termine sono impressionanti: il consumo di tabacco in Svizzera provoca ogni anno 9'500 decessi. E' inoltre responsabile del 10% di tutti gli anni di vita persi o compromessi a causa di decessi e malattie. Causa costi medici diretti per almeno 3 miliardi di franchi ai quali si aggiungono 2 miliardi di franchi di perdite di produttività.
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